La quinta regola

La quinta regola recita:

Ragiona con la tua testa.

La prima cosa che solitamente Immo (l’investitore medio protagonista dei nostri articoli) fa quando sente il bisogno di mettere a frutto i propri capitali è rivolgersi a qualcuno di esperto. Fin qui nulla di male… Se non ci si sente sicuri o, cosa più importante, abbastanza disciplinati da fare di testa nostra, è giusto dare in gestione i nostri soldi a qualcuno. Tuttavia, questi qualcuno che dovrebbero gestire i tuoi soldi, non sono tutti uguali.

La categoria più conosciuta di qualcuno sono i promotori finanziari. Bel nome senza dubbio… dietro cui però si cela un notevole problema per Immo.

Quale sia questo problema è presto detto: quanto più riescono a spremervi di commissioni, più guadagno entra nelle loro tasche. Il conflitto di interessi è palese. Il promotore finanziario è incentivato a vendervi i fondi più costosi, quelli con commissione di ingresso 1,75%, commissione di gestione annua 2% e magari pure una commissione di performance, proprio perché una buona parte di queste spese viene loro riconosciuta come bonus.

Tradotto, nel momento in cui avete investito i soldi avete già perso quasi il 2%. Ogni anno, a prescindere se siete in guadagno o in perdita, dite addio a un altro 2%. E se per sbaglio il gestore del fondo vi fa guadagnare qualche spiccio, vi toglie pure una fetta di quel guadagno! Non dimentichiamo infine le commissioni di rimborso, che vi daranno la mazzata finale quando vi sarete resi conto delle spese che affrontate e cercherete di uscirne…

Un bagno di sangue. Per questo suggeriamo di ragionare con la vostra testa, oppure, se volete delegare, meglio rivolgersi a un consulente finanziario indipendente, magari fee-only, ben diverso dalla figura dei promotori finanziari foraggiati dalle banche. Vi invito a leggere questo articolo di Linkiesta.it per alcuni dettagli.

Inoltre, ragionare con la propria testa significa anche stare alla larga dalla seconda categoria: quotidiani e riviste finanziari. I cosiddetti “esperti” che credono di poter prevedere dove andrà il mercato domani o tra un mese… e che in realtà non ne hanno neanche una vaga idea. John Graham e Campbell Harvey, due professori di finanza negli USA, dopo un’analisi approfondita di ben 237 newsletter finanziarie, hanno concluso che:

  • Meno del 25% delle raccomandazioni erano corrette;
  • Ancora peggio, nessun esperto è stato in grado di essere costante nell’azzeccare le previsioni. Anzi, l’unica costante era in alcune newsletter, perennemente sbagliate.

Malcolm Forbes, figlio del fondatore della rivista Forbes, sostenne: “Gli unici soldi che si possono fare nell’arena delle newsletter finanziarie è tramite le sottoscrizioni degli utenti di sicuro non seguendo le raccomandazioni degli autori.”

Terza categoria, non dissimile dalla seconda: gli analisti. Pensate che le loro raccomandazioni (buy, hold, undeperform, …) siano davvero da seguire? I target price semplicemente saliranno col salire del mercato e scenderanno durante le discese, in ritardo ovviamente, rendendo le loro analisi perfettamente inutili.

Il vostro migliore alleato è la vostra testa. E, magari, qualche consiglio di Taurus.

Non dimenticare di leggere anche la prima, la seconda, la terza e la quarta regola. Ricordati che puoi anche seguirci su Facebook e Twitter.  Puoi anche inviarmi una mail. Alla prossima puntata!

Come sempre, la lettura di questo sito implica l’accettazione del disclaimer. Il post qui sopra non rappresenta un invito all’investimento finanziario.

 

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